giovedì 30 dicembre 2010

TERRINA DI MINESTRONE ALLA GENOVESE SU FOCACCIA DI BATTAGLIA E SIMBOLINI PACHINO

Fai un buon minestrone alla genovese bollendo verdure dell'orto fino a che si sfaldino. Condisci con Parmigiano Reggiano e Pecorino Gavoi grattugiati, olio dei fratelli Costa "Mosto" e buon pesto alla Vyk. Aggiungi agar agar quanto basta e fai rassodare. Servi freddo su fette di focaccia secca alla ligure e gira di buon olio e.v.o.
Bianchetta di Velva "Pino Gino".

venerdì 24 dicembre 2010

GRAN CENONE DI NATALE















GRAN CENONE DI NATALE 2010 

MENU:

I VOL AU VENT AL BRUSS GORGONZOLA E MASCARPONE
LE PRUGNE AL FORNO CON BACON
LE UOVA ALLA SERRISTORI
I CUBOTTI DI QUARANTINA E BACCALA'
IL CAPPON MAGRO
IL GRATIN DI GAMBERONI AL TIMO
IL POLLO AL CURRY CON SFORMATO DI CARNAROLI AI TOPINAMBUR E CARCIOFI
IL FILETTO DI MAIALE IN CROSTA DI NOCCIOLE CON PUREA DI ANNURCHE
LE ORECCHIETTE DI GRAGNANO AL RAGOUT BIANCO DI POLPO
IL SEMIFREDDO AI MARRONI
LA SACRIPANTINA
IL DOLCE DI RICOTTA E CIOCCOLATO
IL PANETTONE DI MILANO CON CREMA "DELLA CASA"















mercoledì 15 dicembre 2010

PINGUINOTTI E PRALINE DELLE FESTE

Impasta frutta secca tritata con frutta candita a dadini, cioccolato 85% di Torrielli a tocchetti e perchè no, mostarda di Cremona a brunoise insieme a miele di corbezzolo. Forma delle figure che più ti aggradano e passa in una granella di frutta secca. Servi dopo il dessert. Bevici sopra un buon torbato: Lagavulin 12 y.o. o Bowmore del bicentenario.

mercoledì 8 dicembre 2010

GNOCCHI DI QUARANTINA AL SUGO DELLA DANIELA




Impasta 600 grammi di purea di quarantine con 225 grammi di farina 00 e un pizzico di sale. Ricavane degli gnocchi che lesserai il tempo di farli galleggiare. Condiscili con un sugo di carne trita, luganega a tocchetti, cubetti di rigatino, mortadella trita, fondo di prosciutto crudo trito passati in casseruola di coccio in olio, cipolla, aglio, prezzemolo e carota tritati finissimi, alloro rosmarino e salvia e fatti andare a fuoco lento almeno due ore insieme ad alquanta passata di pomodoro. Spolvera di abbondante cacio a tua scelta e gira d'olio d'orcio.
Bevici sopra un vino straordinario: Centine di "Banfi".

domenica 5 dicembre 2010

DAQUOISE DI MANDORLE CON CHIBOUSTE AI LAMPONI, MERINGA ITALIANA E AGAR AGAR


Incorpora a 200 g. di albumi montati a neve 140 g. di farina di mandorle, 50 di mandorle tritate, 180 di zucchero e 100 di farina di riso. Cuoci a 180 gradi per 18 minuti. Prepara una crema pasticciera con tisana di lamponi al posto del latte, incorpora poca meringa italiana e 5 g. di agar agar. Spalma sulla daquoise e metti in frigo. Servi dopo alcune ore. Bevici su una grappa ai lamponi leggermente calda.

giovedì 2 dicembre 2010

GRATIN DI GAVOI CON STOK, FAGIOLI DALL'OCCHIO, FUNGHI E BACON

Lessa i fagioli insieme a dadini di bacon. Passa in casseruola di coccio stoccafisso lesso e sgranato in olio, trito di cipolla aglio prezzemolo ed erbe aromatiche con funghi secchi rinvenuti. Aggiungi metà dei fagioli in purea e metà interi, col bacon e acqua di cottura quanto basta. Aggiusta di sale e pepe e fai borbottare a fuoco lento per un'ora. Servi in terrine individuali cosparso di pecorino e gratinato. Bevici un Rossese di Dolceacqua "Anfossi".

lunedì 29 novembre 2010

MARGHERITA DI "MACCU" DI FAVE CON PETALI DI GRANA E POLLINE DI BRUNOISE DI PACHINO

Ammolla fave secche per 24 ore, poi lessale appena coperte d'acqua, con mezza cipolla di Tropea, sale e pepe e fette di patate a fare da coperchio per un'ora abbondante.
Riduci in purea consistente.
Ritaglia una stella con carta da forno, poni su piastra aderente e spolvera di grana grattugiato.
Togli la carta e cuoci sino al croccante.
Da tiepido modella in una bastardella e lascia raffreddare.
Poni su piatto di portata e sformaci sopra la purea.
Aggiungi una mirepoix di pomodoro e servi bel caldo.
Sul "maccu" di fave obbligatorio un
"Regaleali Rosso Tasca d'Almerita".

sabato 27 novembre 2010

TOUCHE' DI RAMETTI DI ROSMARINO E ALLORO SU PANURE DI QUARANTINA E SALMONE ALLE "FINES HERBES"

Lavora in terrina patate lesse e pesce lesso avanzato (in questo caso salmone) con aglio ed erbe aromatiche tritate fini, sale, pepe e pochi grammi di agar agar sciolti in poco vino bianco caldo.
Forma dei cubotti, infilzali con i rametti e congelali.
Passali da congelati nell'uovo battuto e nel pangrattato e metti in frigo.
Friggili al momento e servili ben caldi.
Bevici su un buon Prosecco rosato "Cormons".

giovedì 25 novembre 2010

POLENTA A IL SUCO DE LE COSTINE DE IL MAIALE

Versa ne il coccio trito di aglio, scipolla, prezzemolo e rosmarino coll'olio bono e fà rosolar per bene rigatino affumicato a tocchetti, trito di chianina, pezzi di luganega, salsiccia di scinghiale ed infine le costine. Fa sfrigolar per bene e sgira di vernaccia, che schizzi tutto bene che la tù moglie ti malediha per una settimana. Aggiungi dunque passata de il pomodoro, peperonscino e poho sale, che già c'è nell'insaccati. Fai andar per almeno dù ore a foco bel lento co il coperchio, che la carne si stacchi bene dall'osso. Fà bollir dell'acqua ne il ramaiolo, aggiusta di sale, sgira d'olio e fa cocer la polenta, meglio se di Storo, per una quarantina di minuti. L'è tutto bel pronto.
Bevici senza falsi pudori bei bicchierozzi di "Titolato", Morellino di Scansano "Guicciardini Strozzi".

mercoledì 24 novembre 2010

OMELETTE DI PAN DI SPAGNA RIPIENA DI COMPOSTA DI MIRTILLI AL RUM E "POIS" DI CIOCCOLATO 75% DELLE SORELLE TORRIELLI

Scalda in microonde composta di mirtilli e rum e mescola bene. Imburra una piastra antiaderente e falla scaldare insieme al suo coperchio di vetro. Versa cucchiaiate di composto per pan di Spagna e pareggia per bene. Metti il gas al minimo, copri col coperchio e fai cuocere il tanto che basta a veder gonfiare il composto. Togli il coperchio, farcisci con la composta, piega in due metti su piatto di portata. Al momento di servire poni sull'omelette delle cialdine di cioccolato fondente delle sorelle Torrielli, passa al microonde per 30 secondi e servi bel caldo.
Moscato della Liguria "Pino Gino".

giovedì 18 novembre 2010

BRACIUOLE IN SCAPECE CON ZAFFERANO DI SAN GEMINIANO E ACETO DI MONTEGROSSO


Impanna e friggi delle belle braciuole di maiale.
Mangiatele.
Le rimanenti coprile di cipolle di Tropea caramellate in padella con poco olio e zucchero di canna, irrorate di vino bianco, aceto di Montegrosso, un pizzico di sale ed uno di pistilli di zafferano.
Mangiatele il giorno dopo.
Con un bel bicchierone di "Satrico", di "Casale del Giglio".

mercoledì 17 novembre 2010

TATIN DI PAN DI SPAGNA CON DADOLATA DI RANETTE AL BURRO E CANNELLA

Caramella in una teglia rotonda due cucchiai di zucchero con un pochino d'acqua. Versaci sopra e pareggia bene una dadolata di ranette condite con zucchero di canna, burro fuso, buccia di limone grattugiata e cannella mista ad uvetta ammollata in rum scuro. Sbatti tre tuorli con 75 grammi di zucchero ed altrettanti di farina e buccia di limone grattugiata ed amalgama coi tre albumi montati a neve ferma. Aggiungi nella teglia e cuoci a 180 gradi per 20 minuti. Sforna e rovescia su piatto di portata adeguato e fai raffreddare. Non sarebbe male berci un buon "Alto Adige Rosenmuskateller" dell"Abbazia di Novacella".

lunedì 15 novembre 2010

SCORZA BIANCA DI CHIAVARI CON STOCCAFISSO, AROMI DELL'ORTO E TRUCIOLI DI TESTUN DI CAPRA DELLA VAL GRANA

Lessa lo stokke 10 minuti partendo da freddo più 10 minuti di riposo. Rompilo a scaglie e mettilo in padella dove avrai soffritto scaglie d'aglio e alici salate belle giovani in buon olio d'oliva. Aggiungi la scorza bianca lessata e fai saltare allegramente il tutto a fuoco vivace. Cospargi di rosmarino, salvia e timo freschi tritati fini. Sul piatto aggiungi al momento una bella grattata di "testun" di capra. Bevici un bianco dal sapore deciso, che sposi bene i sapori forti di questo piatto. Perchè no, Vernaccia di Oristano "Contini".

giovedì 11 novembre 2010

"FRISCIOE" DI BACCALA' E VERDURE DELL'ORTO

Sbatti in terrina latte, farina, tuorli, sale e albumi montati a neve e forma una pastella semiliquida. Impastella pezzi di baccalà e friggi in buon olio bollente. Nella pastella restante aggiungi tagliate fini verdure dell'orto a tua scelta, come lattuga, borragini, cipollotti, ortica ecc. e friggi a belle cucchiaiate.
Bevici su un bel vermentino: "Cantine Bosoni".

mercoledì 10 novembre 2010

"ZABOV" AL PORTO E BRANDY CON LUNA DI CACAO AMARO



Caramella in un pentolino tre cucchiai di zucchero di canna, versaci sopra una misura in parti eguali di latte e porto e mescola sino alla completa liquefazione.
Versa a filo su tre tuorli d'uovo sbattuti con semi di vaniglia in una bastardella e monta a bagnomaria. Aggiungi brandy a tua discrezione e versa su coppa di portata. Ritaglia una mezzaluna su carta da forno, appoggia sulla coppa e spolvera di cacao amaro.
Ottimo sia caldo che freddo.

martedì 9 novembre 2010

SEMISFERA DI CAPRESE AL GIANDUIA DAL CUORE TENERO DI ALBICOCCA E BRANDY CON "PONPON BRULE'" DI MERINGA ITALIANA

Imburra ed infarina uno stampo. Lavora tre etti di mandorle spellate frullate al cutter con cinque tuorli, due etti e mezzo di burro, due di gianduia, mezzo di fondente e ottanta grammi di zucchero. Aggiungi gli albumi montati a neve. Riempi tre quarti di stampo. Poni sopra delicatamente una ciambellina di composta di albicocche e brandy precedentemente congelata. Copri col rimanente composto ed inforna a centosettantacinque grdi per quaranta minuti. Sforna e fai raffreddare. Prepara una meringa italiana con albume, zucchero a velo, poco succo di limone e componi il "ponpon". Brunisci con l'apposito cannello.
Bevici su un moscato ligure bel fresco: "Pino Gino".

venerdì 5 novembre 2010

ABBRACCIO DI LARDO DI COLONNATA CON RISOTTO DI VIALONE NANO AL MARSALA VERGINE, CONCASSE' DI TOPINAMBUR E LA SUA CREMA

Fodera uno stampo di lardo di Colonnata. Salta in casseruola aglio, prezzemolo e scalogno tritati in olio ev, unisci il riso, fai rosolare e sfuma di marsala vergine. Aggiungi la dadolata di topinambur e porta a cottura inumidendo con brodo vegetale in cui hai frullato a immersione parte del tubero. Aggiusta di sale e manteca infine con burro e parmigiano. Riempi lo stampo, sforma sul piatto ed allarga a corona. Gira spruzzi di pepe nero e servi in tavola.
D'obbligo un bianco piemontese: Cortese di Gavi "Cà Bianca".

giovedì 4 novembre 2010

TAGLIATELLE ALLE ORTICHE E SUGO BIANCO DI POLPO E FUNGHI DI PINO




















Impasta parti eguali di farina di grano tenero e farina di grano duro,
un uovo ogni due etti, presina di sale e ortiche fresche passate al mulinex.
Fai bollire un bel polpo verace, taglialo a fettine sottili e saltalo in olio d'oliva con un composto di alici sotto sale, aglio, prezzemolo,
olive taggiasche, pomodori secchi sott'olio, peperoncino,
vongole veraci aperte
in una lagrima di vino e la lora acqua e una brunoise di funghi di pino.
Sfuma di vino bianco e fai andare per più di un'ora
aggiustando di brodo vegetale.
Unisci quindi trito fine di maggiorana, salvia,
rosmarino, timo, origano e basilico.
Manteca con un cucchiaio di ricotta pugliese.
Condisci le tagliatelle spolverando allegramente di cacioricotta grattugiato.
Regaleali bianco o rosato "Tasca d'Almerita".

mercoledì 3 novembre 2010

ASPIC DI CAPPON MAGRO CON SALSA GENOVESE, AJOLI, FOCACCIA DI BATTAGLIA, ACETO DI MONTEGROSSO E GELATINA DI BIANCO DI CORONATA


Fodera uno stampo con gelatina al vino bianco. Alterna strati di pesce e verdure lessi appena condite da una lacrima d'olio e girata di sale di mulinello a tua scelta con salsa ajoli e salsa genovese. Finisci con un'ultimo strato di focaccia secca ligure appena bagnata da aceto di casa e vino bianco. Versa tutt'intorno ancora un poco di gelatina e metti in frigorifero per qualche ora. Sfodera un paio d'ore prima di mangiare. Bevici l'eccellenza dei bianchi liguri: bianco della riviera di ponente Pigato "Anfossi", bianco di Coronata "Cooperativa Viticultori di Coronata", Arbarola "Bisson", Vermentino della Liguria "Cantine Bregante", Cinque Terre "Walter De Battè".

sabato 30 ottobre 2010

ANELLO DI TROTA FARIO CON FLAN DI QUARANTINA E SAUTE' DI "LACTARIUS DELICIOSUS".

Ricava le due metà dalla trota sfilettandola mantenendo la testa, massaggia di sale e pepe, spennella d'olio e componi in una cerniera senza fondo su di una pirofila atta al contenimento. Lessa le quarantine, passale, unisci una sautè di sanguinelli in olio aglio e prezzemolo, parmigiano, tuorli, rosmarino e salvia tritati fini, sale e pepe e albumi montati a neve. Introduci il composto nell'anello e cuoci in forno a 180 gradi per 30 minuti. Sfila l'anello della cerniera e servi ben caldo. Ci vedo un vino che rifletta le origini boscose degli ingredienti: Croatina dei "Marchesi di Malaspina" oppure una Bianchetta di Velva di "Pino Gino".

venerdì 29 ottobre 2010

CUPOLA DI POLENTA DI STORO DAL CUORE FONDENTE DI ROBIOLA DI ROCCAVERANO CON OLIVE NERE AL FORNO, RAGOUT DI BACCALA' ALLA PORTOGHESE E IL SUO CARPACCIO

Salta in padea baccalà a tocheti ben infarinà e meta da parte. In ta stessa padea salta un bel trio de aglio, prezzemolo, capperi, olive taggiasche e pevruncin, azunze tumata fresca, fa anar e rimete il bacalà. Completa il tocio con trio fin de salvia, basilico e maggiorana. Fodrea uno stampo ben oliato de fete de carpacio fin ben condio con sal, pepe e olio,
meta drento un mestolo de polenta bela calda, azunza una noce de robiola ammorbidita dalla forchea e completa, ciò.
Sforma ni un piatto ovale e completa col tocio, ostia.
Io ce vedria e ce berria volentier un bel Soave, de Bolla o de Bertani.

mercoledì 27 ottobre 2010

"LIBRO" DI SALMONE AL FORNO CON FARCIA ALLA MAGGIORANA

Apri un salmone a libretto, spinalo per bene, massaggialo esternamente ed internamente con sale e pepe
e spennellalo di burro fuso.
Spalmaci sopra una farcia composta da uova,
parmigiano, pancarrè frullato fine, poco latte, sale, pepe ed abbondante maggiorana fresca tritata con aglio a tuo parere.
Cospargi di pangrattato, gira d'olio
e inforna a 180 gradi per 25 minuti circa.
Ottimo anche per il catering, il Cameriere
lo può sporzionare facilmente con le clips.
E perchè non berci un bell'alzaziano?
Muscat les Amandiers di Dopff & Irion.

lunedì 25 ottobre 2010

SUA MAESTA' LA SACRIPANTINA


La regina della pasticceria ligure: prepara un pan di Spagna con 6 uova, 150 grammi di zucchero, altrettanti di farina e scorza di limone grattugiata infornati a 180 gradi per 20 minuti. Tagliane tre rettangoli in misura decrescente, spennellali di marsala vergine e componi a piramide alternando con crema al burro preparata sbattendo tre tuorli a bagnomaria con tre cucchiai di miele d'acacia e frustata a freddo con riccioli di burro, e una parte della quale aggiunta di cacao amaro. Rivesti tutto di crema al burro chiara e pan di Spagna frullato al cutter. Bevici sopra un buon marsala vergine "Pellegrino".

sabato 16 ottobre 2010

BUFFET DI ANTIPASTI CON CIMETTE DI POLLO, GIRELLE DI SALMONE E COPPA DI GAMBERI CRUDI AL POMPELMO ROSA CON CROSTINI AROMATICI

Farcisci un petto di pollo tagliato a tasca con carne trita e luganega sbriciolata passati in padella e amalgamati con pancarrè frullato, poco latte, un uovo, parmigiano, trito d'aglio e maggiorana, sale e pepe. Chiudi con uno stuzzicadenti e poni in forno con burro e salvia per 30 minuti a 200 gradi. Fai raffreddare e taglia a fettine non troppo sottili. Appiattisci col matterello delle fette di pancarrè da tramezzini, spalma di burro di montagna e poni sopra fette di salmone affumicato. Arrotola e strizza nella pellicola trasparente, metti in frigo a raffreddare e poi taglia a fettine le girelle. Metti le code di gambero pulite nel congelatore per 10 minuti, poi tirale fuori, condiscile in coppa con succo di pompelmo rosa, olio, sale e pepe di mulinello e servile con crostini caldi aromatizzati al burro e "fines erbes". Qui ci starebbe bene un "Petillant de Savoie".

venerdì 15 ottobre 2010

"PATATOSE" AL MICROONDE E TONNO IN OLIO D'OLIVA DELLO ZIO VYK


Mescola del sale grosso in una pentola sino a quando un uovo fresco non vi galleggerà per metà. Introduci un tonnetto o più a seconda della grossezza della pentola e fai lessare due ore dall'inizio del bollore. Togli il pesce e fallo riposare due giorni in un canovaccio asciutto e pulito, poi puliscilo e mettilo nelle arbanelle con olio d'oliva. Sterilizza le arbanelle in forno a 120 gradi per un'oretta. Consuma il tonno quando vuoi, quanto vuoi e con chi vuoi con patate "patatose" cotte in microonde a temperatura massima per 12 minuti circa. Olio buono, sale, pepe e Vermentino delle cantine Bregante.

giovedì 14 ottobre 2010

GRATIN DI ORECCHIETTE E BROCCOLI AL BRUSS DI CAPRA, PAPRIKA E COLATURA DI ALICI


In una pentola di acqua bollente lessa i broccoli a pezzetti per 10 minuti, poi aggiungi le orecchiette e porta a cottura. Passa il tutto in padella nella quale avrai soffritto abbondante aglio a scagliette in olio d'oliva. Aggiungi con moderazione il bruss, manteca insieme alla colatura ed abbondante paprika dolce. Regola poi di sale, pepe e peperoncino in polvere. Poni in cocotte individuali, spolvera di pangrattato e metti a gratinare sotto il grill. Ci vedo bene un rosso del sud, carico ed aromatico, tipo Aglianico del Vulture o Primitivo di Manduria.

mercoledì 13 ottobre 2010

PENNETTE DI GRAGNANO AL PISTOU DI POMORI ESSICATI E RICOTTA PUGLIESE



Passa nel cutter pomodori secchi sott'olio, gherigli di noci, uno spicchio d'aglio, ricotta pugliese e peperoncino fresco. Regola di olio, sale e pepe e salta in padella con le penne belle al dente. Una leccornia in dieci minuti.

domenica 10 ottobre 2010

RUOTA DI PASTA GENOVESE CON SAUTE' DI MELONE CARAMELLATO AL PORTO E LIQUIRIZIA


Sbatti con la frusta a bagnomaria tre uova con 75 grammi di zucchero per 10 minuti, incorpora 75 grammi di farina, scorza di limone, versa in uno stampo da budino e cuoci in forno ventilato 20 minuti a 180 gradi e 10 a 160. Sforna, spolvera di zucchero a velo e riempi con una sautè di dadolata di melone caramellata in padella con zucchero di canna, porto e liquirizia.

venerdì 8 ottobre 2010

PATATE LESSE FREDDE AGLI AROMI


Se ti avanzano delle patate lesse tirale fuori dal frigo, tagliale a fette e condiscile con un trito di aglio, prezzemolo, capperi e poco peperoncino fresco. Irrora di buon olio extravergine d'oliva di quello forte, tipo Puglia o Calabria, regola di sale e porta in tavola. Mi capitò una cosa simile anni fa, in un ricevimento presso una nota famiglia genovese. Sul buffet degli antipasti si trovava ogni ben di Dio. Coppa di caviale beluga, ostriche appena aperte, gamberoni al timo, patanegra al taglio e altro che non ricordo. Arrivarono le umili patate lesse. Sparirono in un baleno!

mercoledì 6 ottobre 2010

ZUCCOTTO DI PAN DI SPAGNA ALLA VANIGLIA BOURBON E PESCA AL BRANDY


Sbatti tre tuorli d'uovo con 75 grammi di zucchero, incorpora i semi di mezzo baccello di vaniglia, gli albumi montati a neve e 75 grammi di farina col setaccio. Aggiungi al composto una sautè di dadolata di pesca caramellata con zucchero di canna e brandy. Immetti il tutto in una bastardella d'acciaio atta al contenimento e cuoci in forno a 180 gradi per 20 minuti, poi a 160 per altri venti. Buon appetito!!!!!

sabato 2 ottobre 2010

MILLEFOGLIE DI MELANZANE AL GORGONZOLA DI CAPRA


Tagia a fette sutì à meizana, metta in tu furnu a 100 graddi de fette de pumata e falle appasì, poi impilla fette de meizana, fette de pumata, pruscittu coettu e gurgunzolla de crava impastou cun aggiu, pursemmu, e erbe che ti voe. Regula ben de sà e dagghe in giu d'oeiu. Finiscia cun in pò de pan grattou e caccia in tu furnu a sentuottanta graddi pè vinti menuti. Beivighe du vermentin de quellu bun, du Bregante.

venerdì 1 ottobre 2010

UOVA ALLA LIGURE


Taglia in due le uova lessate per 10 minuti ed asporta delicatamente il tuorlo. Lavoralo in terrina con un trito fine di capperi dissalati, un'acciuga sotto sale rinvenuta, aglio, prezzemolo, poca maionese, un filo d'olio e peperoncino fresco a tua discrezione. Farcisci gli albumi. Io presento il piatto abbinandolo a melanzane alla graticola olio aglio e "cornabuggia".

giovedì 30 settembre 2010

GIGOT E TOULIP DI FARAONA AL BRANDY CON FARCIA DI TARTUFO NERO DI NORCIA


Disossa una faraona e ricava le toulipes ed i gigots. Farciscili con fondo di prosciutto crudo e carne triti, uova, trito aromatico di salvia, rosmarino, maggiorana e basilico, parmigiano, pinoli, pane raffermo ammollato con poco latte, sale e pepe, tartufo a lamelle, il tutto passato in padella con cipolla trita, olio e sfumato di vino bianco. Inforna con un giro d'olio a 180 g. per mezzora, bagnando ogni tanto con buon brandy. Io ci ho bevuto sopra un morellino di Scanzano "Guicciardini Strozzi".

martedì 13 luglio 2010

"KEFKAB" alla Vik


IMPASTA FARINA, UNA LACRIMA D'OLIO, UNA VIRGOLA DI STRUTTO, ACQUA E LIEVITO E FA' UNA PASTA PER PIZZA.

FAI LIEVITARE MEZZORA.

STENDILA.

METTICI SOPRA CARNE TRITA PASSATA IN PADELLA CON ABBONDANTE SOFFRITTO DI CIPOLLA BIONDA NAPOLETANA, TALEGGIO A DADINI, CANNELLA IN POVERE, PEPERONCINO E SALE QUANTO BASTA.

ARROTOLA A CALZONE ED INFORNA A CENTOOTTANTA PER QUINDICI MINUTI.

lunedì 28 giugno 2010

FOCACCIA AL FORMAGGIO DI RECCO


Impasta farina manitoba, una lagrima d'olio extravergine d'oliva, una virgola di strutto, presina di sale ed acqua quanto basta a formare un bel panetto elastico che dividerai in due parti, una leggermente più grossa.

In una terrina lavora abbondante stracchino e poco latte sino a formare una crema grossolana.

Stendi sulla teglia unta una sfoglia sottilissima che debordi appena, ottenuta dalla parte del panetto più grande. Colma con la crema di stracchino. Stendi sopra l'altra sfoglia sempre sottilissima e ricopri il tutto coi debordi della sfoglia sottostante. Inforna a 250 gradi per una decina di minuti, quando i bordi saranno diventati di un bel colore brunito. Togli dal forno e gratta sopra la focaccia una bella girata di sale di mulinello. Bevici sopra un bel Vermentino freschissimo della riviera ligure "Cantine Bregante".

mercoledì 23 giugno 2010

CREMA DI LIMONE SU "COUPELLES" ALLA VANIGLIA E PACHINO CONFIT


Lavorate albumi, burro fuso, zucchero, farina e semi di mezzo baccello di vaniglia sino ad ottenere una pastella della giusta consistenza, infornate a centosessanta gradi sino a che non si formerà una leggera brunitura ai bordi. Modellate da calde le coupelles su di una coppa da champagne ed ottenete una forma di calla. Colmatela con una crema pasticciera addizionata da scorza grattugiata e succo di un limone. Completate con pomodorini Pachino sbucciati, cosparsi di zucchero di canna e "confittati" in forno a cento gradi per un'ora e mezza.

mercoledì 16 giugno 2010

FIORI DI ZUCCHINA RIPIENI DELLA FARCIA DELLE LORO ZUCCHINE


Piglia delle belle zucchine coi loro fiori belli giovane e aperti. Staccali. Passa le zucchine a rondelle in padella con olio e cipolla di Tropea affettata fine. Amalgama insieme a parmigiano grattugiato, uova di Montegrosso, patate lesse schiacciate a forchetta, sale e pepe. Farcisci i fiori e mettili in forno venti minuti a centoottanta gradi. Bevici sopra un bianco di Montegrosso bel fresco, o in alternativa, uno "Stregato dalla luna", cantine "Lunae".

martedì 1 giugno 2010

TAGLIATELLE CO' LE BORRAGINI A IL SUCO TI CONIGLIO


Piglia il coniglio, ammazzalo, spellalo, puliscilo e cocilo in casseruola cò una foglia di lauro e una lagrima d'olio bono, poi togli l'ossa e trita tutta la polpa per bene. Fà andar nella casseruola aglio cipolla carota e sedano triti fini cò l'olio bono e aggiungi la polpa trita cò il bel foco allegro. Quando soffrigge allegramente gira di vernaccia che si senta ben sfrigolare ed aggiungi rosmarino bel giovine trito in abbondanza assieme a il peperoncino giovine pur esso. Metti dentro anche qualche pomidoro secco sott'olio ben trito e una generosa manciata di pinoli. Allunga cò il brodo di cappone e fa andare fremendo pè un'orina bona e fà attenzione di tenere il tocco sempre bello umido. Regola cò il sale e il pepo. Intanto che il suco coce impasta mezza farina di gran duro, mezza di doppio zero, borragini trite, ova e un pizzico di sale e fà le tagliatelle. Falle bollì e tirale su belle al dente.

Condiscile cò il suco assieme a il cacio che più ti aggrada e sbevacciaci sopra Vernaccia di san Geminiano ben fresca abbondante.

Sò bone, ti diho, sò bone.

venerdì 28 maggio 2010

VERDURE RIPIENE ALLA LIGURE


Piggia di succhin, de meizane, de soule e di peiviun. Dagghe ina scuttà e cu scavin levighe in pò de purpa. Passa à purpa trià in ta paila cun in pò de soula suffrita e poi azunzila a du pan bagnou in tu lete, murtadella trià, oeve e parmgsian gratou. Impa è verdue con u pin, metta in tu tian, dagghe ina già d'oeiu e in pò de pan gratou adossu. Infurna a dusgentu pè nà vintena de menuti. Bun prù te fasse.

sabato 15 maggio 2010

RAVIOLOTTI DOLCI DI PASTA DI RICOTTA


Impasta velocemente 250 g. di farina 00 con 250 g. di ricotta, 3 cucchiai di zucchero e 250 g. di burro morbido. Tira la pasta, piega per quattro e metti in frigo mezzora. Ripeti l'operazione tre volte. Tira ora ben sottile la pasta e farcisci con marmellata, pasticciera, ricotta e zucchero o quello che vuoi. Forma dei raviolotti con la rotella dentata. Metti in forno a 250 gr. per 10 min più o meno a seconda del forno che hai. attento a non bruciare!

lunedì 10 maggio 2010



DENTIN ALLA GIAN COZZANI



Kozzanilucapietromariagiovannidettothenumberone e Stefanino sono i miei migliori (e unici?) amici. Di Stefano parleremo più avanti. Gian Luca è un monumento vivente. Uno dei massimi globe trotters contemporanei. Ha girato per tutti i continenti senza mai usare l'auto, col solo ausilio delle gambe, corriere sgangherate, treni stracolmi, carrette, chiatte, cargo, canoe, quadrupedi e mongolfiere. Conoscendo così veramente la natura umana e la natura vera, non quella stereotipata e falsa proposta dai tour operators. Gian è di uno spessore umano straordinario. Le sue esperienze in giro per il mondo lo hanno reso unico, il migliore. Quando parlo di lui racconto un aneddoto di ciò che gli capitò anni orsono in Sudamerica. Volendo visitare un santuario si trovò a dover guadare un fiume, non sapendo che lo stesso era infestato dai piranha. Iniziò il guado col suo inseparabile toscano puzzolente in bocca. I peones dei dintorni si sbracciavano urlandogli di non passare che rischiava la vita. Lui pensava che lo salutassero, li salutò a sua volta e guadò il fiume incurante. Sarà stato per il sigaro puzzolente o chissà per cosa ma di piranha non se ne vide neanche uno. Un gruppo di pellegrini che cercava anch'esso di raggiungere il santuario prese a seguirlo e nessuno riportò danni. Si inneggiò al miracolo e Gian fu venerato per giorni come un santo. Tutti volevano farsi benedire, e lui lo fece, con lattine di birra, che spargeva spumanti sul capo dei peones imploranti. Gian Luca conosce ogni tipo di funghi e ne raccoglie un'infinità nei boschi vicini alla sua casa, in quel di Montebruno. Questa è una sua ricetta.


Ingredienti: funghi "dentin", panna liquida, sherry, burro, sale e pepe.


Esecuzione: in larga padella di ferro sfrigolare una noce di burro ed aggiungere i funghi. Saltare i miceti a fuoco allegro ed aggiungere mezzo bicchiere di sherry. Lascar cuocere a fuoco basso con coperchio per una mezzora, o sino a che i dentin non saranno ben teneri. Aggiungere allora la panna liquida a coprire e continuare sino a che la stessa non sarà assorbita dal composto. Regolare di sale e pepe e servire in tavola nella padella stessa.


Vino consigliato: Lancers ben fresco.


 


 


 


GALLETTI ALLA "PUNIN"



"Punin", bonanima, era un allegro omone titolare assieme al fratello di una ditta di impiantistica qui a Genova. Mi piaceva starlo a sentir raccontare gli innumerevoli aneddoti della sua vita avventurosa. Una malattia se lo è portato via precocemente. Di lui rimangono a tutti noi una prima alla cima dieci, in val Badia, e questa ricetta che ho sperimentato tempo fa e che propongo tuttora con successo.


Ingredienti: funghi"galletti" freschi, burro, panna liquida, parmigiano, sale e pepe.


Esecuzione: passare in casseruola di rame che possa stare anche in forno i galletti col burro, sino a che non abbiano dato via tutta la loro acqua.


Immettere panna liquida sino al livello dei funghi, regolare di sale e pepe e continuare la cottura per qualche minuto, affinchè la panna venga in parte assorbita. Cospargere quindi il composto con parmigiano grattugiato e mettere in forno col grill acceso. Lasciar gratinare e servire in tavola nella casseruola stessa.


Vino consigliato: Malvasia della cantina sociale di Bobbio.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


TORTINO DI COLOMBINE



Altro monumento della cucina Ligure. Sapori d'altri tempi. Atavici. Che hanno fatto la nostra storia. Storia di sopravvivenza. Gusti perduti. Che puoi ritrovare solo se ti metti in cammino. Ricordi di persone che non ci sono più. Che rivivono in queste cose semplici. Che ci hanno dato la vita.


Ingredienti: patate, colombine, aglio, prezzemolo, olio, latte, pane raffermo, uova, parmigiano grattugiato o altro, come formaggetta da grattugia, maggiorana fresca tritata fine, origano, sale e pepe.


Esecuzione: pulite e tagliate i gambi alle colombine. Ungete una teglia rotonda di rame e date un giro d'olio. Fate ora un primo strato con le patate tagliate fini a rondelle, un secondo con le cappelle delle colombine cosparse di aglio e prezzemolo tritati. Il terzo strato sarà composto da una farcia ottenuta coi gambi delle colombine tritati fini, il pane ammollato nel latte e strizzato, uova, formaggio grattugiato, maggiorana tritata, sale e pepe. Date un giro d'olio finale e cospargete il tutto moderatamente con origano tritato. Ponete in forno a duecento gradi per una mezzora, o sino a quando non si sarà formata una deliziosa crosticina.


Vino consigliato: Rossese di Dolceacqua "Anfossi"


 


 


 


 


 


 


 


 


 

mercoledì 21 aprile 2010

IL GHIOZZO TESTONE


IL GHIOZZO TESTONE DUNQUE, INCHINIAMOCI DINNANZI AL MITO
Ed eccoci all'apoteosi, al culmine, all'apocalisse. Là dove i soldi e la ricchezza non valgono niente. Che puoi anche essere il miglior trader di Wall Street, e sei andato short e poi long, e poi hai comprato delle call e te le sei rivendute quando sono andate alle stelle, e allora hai comperato delle put, e te le sei vendute quando il titolo l'hanno fermato per eccesso di ribasso, e hai chiuso con un attivo di cinquantamila dollari e te ne sei andato a mangiare con una bella ucraina da mille dollari nel migliore ristorante di Manhattan. E cosa ci hai trovato? Caviale Beluga? Magari lo fanno anche in Cina. Aragoste? Fois gras? Tartufi bianchi d'Alba? E chi ti credi di essere? Questa cosa qui non potrai mangiarla. Mai. Perchè per mangiare questo piatto devi spogliarti di tutto, e i tuoi soldi non servono a niente. Devi prendere la cannetta, innestare una gritta, andare tra gli scoglietti e sperare che il ghigione ci dia. Per non parlare poi delle zingarelle, che hanno un bocchino così fine che prenderle è ancora più difficile. E il foulo? Non lo vedrai mai, abituato come sei a stare davanti ad un monitor per anni interi. E allora? E allora il ricordo va riverente alla buonanima di mio padre, e lo rivedo come fosse ora, in quel piccolo meraviglioso ecosistema che erano le piscine di Sant'Anna, in Sestri Levante, inmerdate ora di colate di cemento dall'imbecillità dei nostri amministratori. Me lo ricordo lì, con la cannetta di canna d'India, là dove da ragazzo aveva salvato la vita al ciclista Bobèt, con quella sensibilità senza pari, per cui sapeva riconoscere dal tocco ogni tipo di pesce. E diceva piano: "ghigiùn" e aspettava. Poi vedevi il tremito della punta, ed il suo braccio sicuro alzava lentamente lo strumento, ed ecco che dall'acqua appariva trillante la forma di siluro del ghiozzo testone. E poi ancora: "ziguela", "ricoe", "lagiun", "bousa", "sant'Andrea", ed altri ancora. E quella sera si mangiava, povera gente, che la cena non ci era costata niente, il tutto fritto, con le patate ed i gamberetti che con mio cugino Giovannino tiravamo su, dai salaietti che mio padre e lo zio Luigi ci avevano costruito giorni prima. Mio padre era del venticinque. Nel quarantuno, a sedici anni, era stato arruolato come inserviente in una corvetta tedesca di stanza a Sestri Levante. Come tutte le persone oneste era andato a fare il suo dovere, a difendere la patria. Una sera del quarantaquattro, mentre tornava a casa in pieno coprifuoco, fu arrestato dai fascisti e condotto nelle carceri di Chiavari. A nulla valevano le sue proteste e le sue ragioni, che era imbarcato su di una corvetta tedesca e che stava tornando a casa. Fu accusato di spionaggio, o tradimento, o chissà che cosa e fu messo in lista per la deportazione, destinazione Mauthausen. Il comandante della corvetta, avvisato con disperazione dalla buonanima di mia nonna di ciò che stava accadendo non indugiò un secondo. Prese con sè due tiratori scelti delle SS arrivati da Berlino per contrastare i caccia nemici, altri marinai armati di machingever ed irruppe nella prigione di Chiavari in piena notte. "Liberare subito prigioniero italiano Mario!!!!!!! Liberare subito!!!!!!" Puntarono le armi alla testa dei secondini ed in pochi minuti scappavano via con mio padre alla volta della corvetta. Parecchio tempo dopo, quasi alla fine della guerra, mentre la corvetta era in ricognizione di notte al largo di Rapallo otto fasci luminosi la illuminarono a giorno all'improvviso. Un cacciatorpediniere inglese l'aveva localizzata e seguita e si trovava a poche decine di metri. Si udì una voce da un altoparlante, prima in tedesco e poi in italiano. "Abbandonare immediatamente la nave, tra cinque minuti sarete silurati, attenzione!!! Abbandonare la nave." La nave fu abbandonata e subito dopo saltò in aria. Devo il fatto di esistere a tutte queste persone sconosciute. Il comandante della corvetta, che salvò mio padre dalla deportazione, il comandante del cacciatorpediniere, che avrebbe potuto tranquillamente silurare che non gliene poteva fregar di meno, ed invece si mise una mano sulla coscienza. Anche in guerra esistono le persone buone, che non uccidono solo per il gusto di uccidere, anche in quella terribile guerra. Forse un giorno, di là, quando conoscerò tutto, potrò conoscere anche loro ed abbracciarli. Come ringraziamento per aver fatto il suo dovere e difeso il suo paese mio padre fu accusato di tradimento e collaborazionismo, condannato a morte dai "civili ed umani" partigiani e passò una quarantina di giorni nascosto in una cisterna abbandonata prima che la guerra finisse e si portasse via questo dramma immane. Che ironia. Devo la mia esistenza a tedeschi ed inglesi ed ho rischiato di non esistere grazie ai miei solerti concittadini!






 





 





 

martedì 13 aprile 2010

PICI ALLA SAN GEMINIANO



Ingredienti: pici, 80 g. a testa, luganega, carne trita, fegatini di pollo, aglio, cipolla, sedano, carota, alloro, vino bianco, conserva di pomodoro, parmigiano, sale e pepe.


Esecuzione: passare e dorare in casseruola di terracotta le verdure a brunoise escluso l'alloro, con olio a fuoco vivo. Immettere la luganega a tocchetti, la carne trita ed i fegatini tritati a mezzaluna in parti eguali. Girare di abbondante vino bianco in cui sia stato sciolto un bel cucchiaio di conserva di pomodoro. Incoperchiare e lasciar andare lentamente sino a che il sugo non abbia ottenuto un bel colore brunito, aggiungendo poca acqua calda nel caso risultasse troppo asciutto. Regolare di sale e pepe. Condirci i pici e servire alla russa in ampia cocotta di terracotta, spolverizzando di parmigiano e regolando ulteriormente di pepe nero di mulinello.


Vino consigliato: Centine di "Banfi".

lunedì 5 aprile 2010


SUA MAESTA' LA FRITTATA


Non me ne vogliano gli amici chef, scatenati nelle creazioni più ardite e fantasmagoriche e nelle alchimie culinarie più esasperate.

Arriva la primavera e con essa le erbe selvatiche ed i germogli più saporiti.

Le galline inoltre, alle quali tutti noi dovremmo innalzare un monumento, sono prodighe di uova, un elemnto per noi fondamentale. Scateniamoci dunque.

In quell'elemento primario che ha sfamato centinaia di enerazioni e ne ha evoluto il gusto sino ad arrivare ai giorni nostri.

La frittata dunque: uova, pane, latte, olio, formaggio, cipollotti, ed erbaggi. Erbaggi di campo novelli, cicoria selvatica, dente di leone, talegua, ortica, asparago, borragini, bietoline e quant'altro.

Il tutto a formare quella deliziosa crosticina et voilà, il colpo di grazia a girare veloci con il coperchio.

Bevendoci sopra un delizioso bianco di Montegrosso.